Stresa sorge sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, in Piemonte, dove le sue acque blu intenso incontrano le vette delle Alpi in un tranquillo connubio di bellezza e grazia.
Nota per i suoi hotel in stile Belle Époque e il lungomare fiorito, la città attrae da sempre viaggiatori in cerca di eleganza e relax, e le isole al largo ne accentuano ulteriormente il fascino.
Cerchi cosa vedere a Stresa? Iniziate con ville sul lago, giardini terrazzati, palazzi isolani e panorami alpini, tutti abbastanza vicini da essere esplorati, tutti parte dello stesso ritmo lento.
1. Un’eleganza silenziosa sul lungolago
Il lungolago di Stresa non è fatto per la fretta. È una striscia di calma, dove panchine in ferro e aiuole costeggiano la riva e l’acqua si distende in una luce soffusa e argentea.
Gli abitanti del posto leggono sotto gli ippocastani, le coppie si fermano vicino alle ringhiere e, poco oltre, appare l’Isola Bella, con il suo palazzo barocco e i giardini terrazzati incorniciati da palme e dalle Alpi in lontananza.
Sul retro si ergono le facciate degli hotel in stile Art Nouveau. Tra questi, il Grand Hotel des Iles Borromées si distingue per la sua grandiosità Belle Époque, simbolo della grazia duratura della città.
2. Le isole appena oltre la riva
Appena al largo del lungolago di Stresa, tre isole emergono dall’acqua, ognuna con la sua storia, ciascuna forgiata in secoli di cura e trasformazione. Insieme, formano il cuore del Golfo Borromeo.
Isola Bella risplende come un’isola-palazzo barocca, la cui costruzione iniziò nel 1632. Il suo Palazzo Borromeo e i dieci giardini terrazzati, coltivati con camelie, agrumi e pavoni bianchi, furono progettati per impressionare la nobiltà. In particolare, si dice che Napoleone vi abbia fatto visita nel 1797. E mentre la Conferenza di Stresa si tenne sulla terraferma nel 1935, la famiglia Borromeo ospitò i delegati nelle proprie ville, tra cui l’Isola Bella.
Isola Madre, l’isola più grande, ospita un giardino botanico in stile inglese fondato all’inizio del XIX secolo. Vanta alberi rari, come un cipresso del Kashmir di 200 anni, magnolie, protee, boschetti di bambù e pavoni: il loro piumaggio iridescente tremola contro il verde, una pennellata viva sui prati.
Isola dei Pescatori, rimane l’unica isola abitata. I suoi vicoli stretti, i cottage in pietra e le reti ad asciugare raccontano di un vivace villaggio di pescatori che conserva ancora i ritmi della vita lacustre.
Ogni isola offre un lato diverso del Lago Maggiore e tutte sono raggiungibili con un breve tragitto in barca.