1. Duomo di San Ciriaco sul Colle Guasco
La Cattedrale di San Ciriaco domina il Colle Guasco, la collina che si erge direttamente sopra il porto storico e il centro antico di Ancona.
Il sito è sacro fin dall’antichità, quando su questo promontorio sorgeva un santuario greco; l’attuale chiesa fonde linee romaniche con echi bizantini e una caratteristica cupola centrale.
All’esterno, una terrazza fiancheggiata da pini apre la vista dai frangiflutti fino alla baia e al Monte Conero, il promontorio calcareo che si alza poco a sud della città. Da qui la cattedrale diventa un naturale punto di osservazione che unisce città e mare.
2. Vie del centro storico e strati romani
Il cuore storico di Ancona si sviluppa attorno a Piazza del Plebiscito, la principale piazza civica, e sale verso San Francesco alle Scale tra vetrine ottocentesche.
Sul lungomare si trova invece l’Arco di Traiano, eretto nel 115 d.C. per celebrare il legame dell’imperatore con questo porto adriatico.
Sulle pendici del Colle Guasco emergono i resti dell’anfiteatro romano tra edifici successivi, a ricordare che l’antica città occupava lo stesso versante oggi dominato dalla cattedrale.
Insieme, piazza, porto e anfiteatro si trovano a pochi passi l’uno dall’altro, delineando chiaramente la continuità di Ancona dall’antichità a oggi.
3. Parco del Cardeto e i fari
A nord-est del centro storico, il Parco del Cardeto si estende sulle scogliere tra il vecchio faro e il più recente segnalatore.
Sentieri attraversano la macchia mediterranea e prati aperti fino a belvederi sull’Adriatico, sul porto e sul Conero.
I resti delle difese costiere e il faro mantengono viva la storia marittima, e l’altezza rende evidente come la città sorga su un anfiteatro naturale di scogliere.
4. Santa Maria della Piazza
A pochi passi dal porto antico, Santa Maria della Piazza è una chiesa romanica dell’XI–XII secolo con una semplice facciata in mattoni.
Sotto il pavimento si trovano i resti di antiche basiliche paleocristiane; grazie a pannelli trasparenti si possono ammirare mosaici e fondazioni.
La scala contenuta e la vicinanza al porto uniscono nello stesso spazio gli strati tardo-antichi e la città medievale.
5. Il Passetto e la scalinata al mare
A est del centro, il Passetto segue il crinale fino al Monumento ai Caduti, memoriale in travertino bianco dei primi del ’900 dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, situato su un’alta terrazza.
Da qui, una lunga scalinata scavata nella roccia scende fino a piattaforme balneari e a una fila di grotte dei pescatori: rifugi scavati a mano nella falesia, un tempo usati per custodire barche e attrezzi, oggi riconoscibili dalle porte variopinte.
Se ti chiedi ancora vale la pena visitare Ancona?, la vista da queste piattaforme, con le scogliere alle spalle e l’Adriatico davanti, dà una risposta silenziosa.
6. Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Situato appena sotto la cattedrale, a Palazzo Ferretti, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche ripercorre la storia della regione dalla preistoria all’età romana.
Il filo conduttore è il popolo dei Piceni, che abitava le Marche prima di Roma: gioielli d’oro, armi e ceramiche dipinte raccontano la loro abilità e le loro usanze.
Le sale successive espongono reperti greci e romani della costa adriatica, inserendo Ancona in una più ampia rete antica di commerci e idee.
7. Mole Vanvitelliana
Al livello del mare, sul margine interno del porto, una isola artificiale pentagonale ospita la Mole Vanvitelliana, collegata ai moli da piccoli ponti.
Progettata nel XVIII secolo da Luigi Vanvitelli come lazzaretto, le sue mura spesse e i corridoi ordinati tenevano in quarantena navi, merci e persone prima di entrare in città.
Oggi gli stessi spazi accolgono mostre, concerti ed eventi di design, e il complesso ospita anche il Museo Tattile Omero, dove l’arte si esplora attraverso il tatto.
8. Spiagge in città e nei dintorni
La costa di Ancona si estende dalle piattaforme balneari urbane fino al litorale del Monte Conero, parte del Parco Regionale del Conero.
- Passetto: come già visto, offre scogliere attrezzate e grotte di pescatori colorate.
- Mezzavalle: una cala selvaggia, raggiungibile solo con un sentiero ripido. Niente edifici, solo ciottoli, vegetazione e mare aperto.
- Portonovo: un’ampia baia di ciottoli bianchi, pini marittimi e acque limpide, con la chiesa romanica di Santa Maria di Portonovo e il Fortino Napoleonico nelle vicinanze.
Insieme, Mezzavalle e Portonovo formano un tratto protetto di costa, ciascuna con il suo carattere: una più intima e selvaggia, l’altra tranquilla ma segnata dalla storia.
9. Teatro delle Muse
Di fronte a Piazza della Repubblica, il Teatro delle Muse è il principale teatro lirico di Ancona.
Progettato da Pietro Ghinelli e inaugurato nel 1827, subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale e rimase chiuso per decenni. Dopo un importante restauro, ha riaperto nel 2002.
Oggi presenta una sala a ferro di cavallo con ordini di palchi dietro una sobria facciata neoclassica. Il programma spazia da opera e concerti sinfonici a teatro, danza e jazz, testimoniando la rinascita culturale della città.
Vale la pena visitare Ancona?
Per chi ama la luce del mare, la storia a cielo aperto e una città che lavora tanto quanto accoglie, la risposta è sì.
Nel compatto centro cittadino, cosa vedere ad Ancona spazia dal salire alla cattedrale sul Colle Guasco, camminare accanto all’Arco di Traiano sul lungomare, esplorare la scalinata del Passetto fino al mare e attraversare la Mole Vanvitelliana.
Angoli romanici come Santa Maria della Piazza, le spiagge di Portonovo e Mezzavalle, e il Museo Archeologico Nazionale offrono ulteriori strati da scoprire.
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