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Home » Blog » I posti migliori in Puglia: città, attrazioni, spiagge e cosa mangiare

La Puglia, conosciuta in inglese come Apulia, ha un’identità tranquilla e distintiva. I villaggi imbiancati a calce riposano nella luce, gli uliveti raggiungono l’orizzonte e l’Adriatico incontra le selvagge scogliere calcaree. La sua storia va dagli antichi insediamenti greci attraverso secoli di dominio normanno fino alle successive sculture barocche nella morbida pietra locale della regione, il tutto fondato su tradizioni di lunga data.

Se ti stai chiedendo quali siano i posti migliori da visitare in Puglia, questa guida evidenzia i luoghi essenziali, dai promontori del Gargano alla costa salentina.

1. Promontorio del Gargano e Monte Sant’Angelo: costa e pellegrinaggio

All’estremità settentrionale della Puglia, il Promontorio del Gargano ha un aspetto unico: promontori calcarei, piccole insenature e altopiani boscosi a picco sul mare. Infatti, per la sua natura e la sua costa, è spesso considerato tra i luoghi migliori da visitare in Puglia.

Sulla costa orientale si trova Vieste, dove il centro storico imbiancato a calce si estende su terrazze calcaree verso il porto. Lungo la costa si trovano ancora i trabucchi, tradizionali piattaforme di pesca in legno su palafitte sopra l’acqua. A ovest, lungo la baia, Peschici alterna vicoli ad arco, piccole botteghe artigiane e ampie vedute sulla costa.

Nell’entroterra, la Foresta Umbra è una faggeta protetta al centro del Parco Nazionale del Gargano, nota per i sentieri ombreggiati e le orchidee primaverili.

Più in alto, Monte Sant’Angelo è meta di pellegrinaggio fin dall’Alto Medioevo. Il Santuario di San Michele è costruito attorno a una grotta e rimane il punto di riferimento spirituale del promontorio.

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2. Le Isole Tremiti: monasteri, calette e un rifugio tranquillo

A breve distanza dal Gargano si trovano le Isole Tremiti, un piccolo arcipelago all’interno del Parco Nazionale del Gargano e della sua riserva marina.

San Domino è l’isola più grande, ricoperta di pini e orlata da piccole insenature; Cala delle Arene è la spiaggia sabbiosa principale e offre un facile accesso alle acque più limpide. San Nicola, l’isola vicina e centro storico dell’arcipelago, è dominata dall’Abbazia di Santa Maria a Mare, un complesso monastico fortificato che in seguito servì da carcere.

3. Bari: la porta d’accesso all’anima pugliese

Bari è il punto di riferimento della Puglia settentrionale con un porto trafficato e un centro storico dove la vita quotidiana si svolge tra chiese romaniche e piccole piazze.

A Bari Vecchia, il centro storico, stretti vicoli si aprono su piazze, ed è comune vedere i residenti modellare a mano le orecchiette, la pasta tipica della regione, su assi di legno fuori dalle porte, un’antica tradizione di quartiere.

A pochi minuti di distanza si trova la Basilica di San Nicola, una chiesa romanica dell’XI e XII secolo che custodisce le reliquie di San Nicola e accoglie pellegrini cattolici e ortodossi.

A est, il lungomare si estende per chilometri con ampie vedute sull’Adriatico.

4. Polignano a Mare e Monopoli: viste sulle scogliere e vita portuale

A sud di Bari, la costa si stringe tra scogliere calcaree e porti compatti.

Polignano a Mare sorge su un promontorio calcareo a picco sul mare cristallino. Uno storico ponte in pietra incornicia Lama Monachile, la baia di ciottoli al centro della città, mentre le grotte marine scavate nelle scogliere catturano la luce cangiante durante il giorno.

A pochi minuti di strada, Monopoli si muove con un ritmo più dolce attorno al suo porto attivo. Il lungomare è dominato dal Castello Carlo V; a poche strade si trovano la barocca Cattedrale della Madia e il lungomare di Cala Porta Vecchia, dove le mura bianche incontrano le onde basse.

Insieme, le due città formano un semplice arco costiero: spettacolare a Polignano, tranquillo a Monopoli. Sono tra i luoghi migliori della Puglia per il panorama costiero.

5. Grotte di Castellana: una cattedrale sotterranea

A sud di Bari, le Grotte di Castellana rivelano un paesaggio carsico scolpito nel corso di milioni di anni.

Esplorato fin dal 1938 da speleologi che hanno mappato il sistema per i visitatori, il percorso si estende per oltre tre chilometri attraverso sale i cui nomi sembrano capitoli.

Si apre a La Grave, dove un pozzo verticale porta la luce del giorno nella prima caverna. Più in profondità, le stalattiti scendono come lampadari, le formazioni minerali catturano la luce e la Grotta Bianca risplende in una pallida immobilità che sembra quasi teatrale.

6. Alberobello e i trulli

Nell’entroterra della costa, Alberobello si estende lungo vicoli di trulli, piccole abitazioni in pietra a secco con tetti conici, che formano uno dei paesaggi storici più caratteristici d’Italia e sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rimanendo tra i luoghi migliori da visitare in Puglia per ammirare da vicino l’architettura tradizionale.

Per chi visita Alberobello per la prima volta e si chiede cosa vedere, consigliamo di concentrarsi sul Rione Monti, sul Rione Aia Piccola e sul Trullo Sovrano.

Il Rione Monti si trova sul pendio accanto al centro storico, vivace e raccolto, con file di trulli che salgono a gradoni. Nelle vicinanze, il Rione Aia Piccola si trova su un crinale più dolce; è più tranquillo e residenziale, e mostra il lato domestico della vita nei trulli. Il Trullo Sovrano, invece, un trullo a due piani del XVIII secolo, oggi un piccolo museo, offre interni storici con dettagli d’epoca.

7. Valle d’Itria: Ostuni, Locorotondo, Martina Franca e Cisternino

Poco oltre Alberobello, la Valle d’Itria si apre tra uliveti, muretti a secco e quattro borghi collinari dalle identità distinte.

Ostuni, conosciuta come la Città Bianca, incorona una collina con muri e terrazze imbiancati a calce. La Cattedrale di Santa Maria Assunta ha una facciata tardo-gotica incentrata su un grande rosone, e i punti panoramici intorno al centro storico si affacciano sull’Adriatico e su uliveti secolari.

Ordinata e tranquilla, Locorotondo prende il nome dalla pianta circolare del centro storico. Cercate le cummerse, case alte e strette con i ripidi tetti a due falde in pietra calcarea, tipiche del paese e distinte dai trulli rotondi che si trovano nelle campagne circostanti.

Martina Franca, fiore all’occhiello del barocco della valle, abbina palazzi nobiliari alla Basilica di San Martino e alle sue sculture rococò. Qui, ogni estate, il Festival della Valle d’Itria porta opera e musica classica nei cortili e nei piccoli teatri del centro storico.

Più piccola e vicina, Cisternino è nota per il suo nucleo medievale intatto e per il marchio di qualità Bandiera Arancione, un riconoscimento per il patrimonio, l’ospitalità e il turismo sostenibile nei piccoli centri. La sua reputazione enogastronomica è consolidata, soprattutto per le bombette: piccoli involtini di maiale ripieni di formaggio ed erbe aromatiche, tradizionalmente cucinati nelle macellerie-griglie del centro storico.

La valle mostra quattro note complementari: le terrazze sul mare di Ostuni, la calma geometrica di Locorotondo, il palcoscenico barocco di Martina Franca e i vicoli medievali e le tradizioni gastronomiche di Cisternino.

8. Lecce: splendore barocco nel sud

Nel cuore del Salento, Lecce è la capitale culturale della penisola e la vetrina del Barocco Leccese: uno stile barocco locale reso possibile dalla pietra leccese, una calda pietra calcarea che può essere scolpita nei minimi dettagli.

Il centro storico si raccoglie attorno a Piazza del Duomo, incorniciata dal complesso della cattedrale con il suo campanile e i palazzi vescovili. Nelle vicinanze, la Basilica di Santa Croce presenta una delle facciate barocche più elaborate d’Italia, e Piazza Sant’Oronzo rivela la stratificazione romana di Lecce con l’anfiteatro situato appena sotto il livello stradale. A breve distanza, il Castello di Carlo V ricorda il ruolo della città come centro fortificato sulle rotte adriatiche.

Lecce è importante non solo per i monumenti, ma anche per l’artigianato e la cultura. Le botteghe artigiane continuano a plasmare figure in cartapesta per chiese e feste, gli studi di scultura in pietra mantengono vive le tecniche tradizionali e la presenza universitaria conferisce alla città un ritmo costante di studenti, mostre e piccole gallerie.

Il risultato è un luogo compatto dove resti romani, architettura barocca e artigianato si fondono in poche piazze collegate.

9. Gallipoli, Otranto e Santa Maria di Leuca: il confine meridionale

Da Lecce, la costa salentina segue due mari.

Sul versante ionico, Gallipoli ha un centro storico situato su una piccola isola, collegata alla terraferma da un ponte. Mura color miele circondano il centro storico, i pescatori rammendano le reti sotto i balconi barocchi e il Castello Aragonese sorveglia il porto.

Sul versante adriatico, Otranto si affaccia sull’alba. All’interno della sua cattedrale del XII secolo, un vasto mosaico pavimentale noto come l’Albero della Vita si estende lungo la navata centrale e le navate laterali, intrecciando scene bibliche, animali e simboli in un unico disegno. Poco a nord della città, la Baia dei Turchi è una baia con spiaggia circondata da pini che deve il suo nome allo sbarco ottomano del 1480.

All’estremità meridionale dell’Italia, Santa Maria di Leuca segna il punto d’incontro tra l’Adriatico e lo Ionio. Un faro si erge sul promontorio, ville neoclassiche costeggiano la costa e grotte marine incidono le scogliere.

10. Uliveti, vino e i sapori della Puglia

Il carattere della Puglia si esprime nei suoi borghi in pietra tanto quanto nei suoi sapori.

La regione produce più olio d’oliva di qualsiasi altra in Italia, con circa sessanta milioni di alberi, alcuni secolari. Molte masserie, storiche tenute agricole, accolgono i visitatori nelle loro sale a volta e nei cortili per degustazioni.

La cucina rimane fedele alla tradizione. Tra i piatti tipici figurano le orecchiette con le cime di rapa; la burrata, un formaggio fresco con un cuore cremoso spesso servito con pomodori maturi e olio d’oliva; e la focaccia barese, un pane spesso e ricco di olio d’oliva, cotto al forno con pomodori e olive.

Gli accenti locali cambiano a seconda della zona. A Bari, i classici includono i panzerotti, fagottini fritti ripieni di formaggio e pomodoro, insieme a un gusto di lunga data per il pesce crudo. A Lecce e nel Salento, i piatti forti includono il rustico leccese, una pasta sfoglia con besciamella e pomodoro, il pasticciotto ripieno di crema pasticcera e il caffè leccese freddo addolcito con sciroppo di mandorle.

Tra i vini regionali, il Primitivo e il Negroamaro sono rossi ampiamente coltivati, con profili generosi e fruttati. Mentre i bianchi locali, come il Verdeca, tendono ad essere vivaci e minerali.

Un viaggio pugliese da ricordare con Clio Viaggi

Dai trulli di Alberobello alla tranquillità della Valle d’Itria, dal barocco di Lecce alle coste luminose del Salento e al selvaggio Gargano, questi sono i luoghi migliori da visitare in Puglia.

Al di là di qualsiasi lista di cose da vedere, raccontano una storia di città in pietra, porti attivi, calette tranquille e cucine dove le tradizioni ancora dettano il ritmo.

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